Un ingiocabile Mathieu Van der Poel vince la Paris-Roubaix
ROUBAIX (FRA) – Uno straripante Mathieu Van der Poel cala il bis alla Paris-Roubaix aggiudicandosi per distacco la 121esima edizione di quella che viene soprannominata l’ultima pazzia del ciclismo (photocredit A.S.O._Pauline Ballet).
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Di pazzesco, sui 55,7 km di pavé, c’è stato però soprattutto lui, il campione del mondo, che come al Fiandre si è confermato semplicemente ingiocabile, per chiunque. Talmente superiore da non temere di attaccare a 60 km dal traguardo, ignorando la presenza nel gruppetto di testa di due suoi compagni di squadra: la sua fucilata sul tratto di Orchies, nemmeno il più impegnativo, ha fatto capire sin da subito ai 30 rivali con lui che, anche oggi, si sarebbe giocato per il secondo posto.
L’ennesima dimostrazione di forza che permette al fuoriclasse olandese di centrare una doppietta sul pavé Fiandre-Roubaix che, in maglia iridata, era riuscita solo a Rik Van Looy nel 1962.
La gara
Tributato il doveroso elogio al dominatore Mathieu Van der Poel, va detto che questa edizione della Paris-Roubaix si è accesa ben prima della tanto discussa variante all’ingresso della Foresta di Arenberg. Vuoi per il vento, vuoi per una maxi caduta che ha messo fuori gioco Elia Viviani e Jonathan Milan, già a 145 km dal traguardo il gruppo di testa era ridotto a una trentina di atleti.
Ai fuggitivi della prima ora Per Strand Hagenes (Team Visma | Lease a Bike), Rasmus Tiller (Uno-X Mobility), Kasper Asgreen (Soudal Quick-Step), Marco Haller (BORA – hansgrohe), Liam Slock (Lotto Dstny), Kamil Małecki (Q36.5 Pro Cycling Team), Kasper Asgreen (Soudal Quick-Step) e Dušan Rajović (Bahrain – Victorious), si sono accodati gli atleti più attesi: oltre a Van der Poel, Jasper Philipsen e Gianni Vermeersch, Mick Van Dijke, Mads Pedersen, Stefan Kung, Laurence Pithie, Soren Warenskjold, Nils Politt, Tim Wellens, Tom Pidcock, Jordi Meeus, Stefano Bissegger e Johan Jacobs.
Vano il tentativo da parte di Kung e Pollit di anticipare: perché marcati dall’inesauribile gregario di Van der Poel Gianni Vermeersch, i due sono riusciti a guadagnare una trentina di secondi prima di essere riagguantati dal forcing della Lidl-Trek, con un grande Mathias Vacek al servizio di Mads Pedersen.
E una volta riportati tutti nei ranghi, ecco la sparata di Mathieu Van der Poel, che ha chiuso la pratica alla velocità record di 47,80 km/h.
Alle spalle del campione del mondo, sono stati tre i corridori a giocarsi il podio, con Jasper Philipsen che ha regalato la seconda doppietta consecutiva a Roubaix alla Alpecin – Deceuninck regolando nello sprint al velodromo Mads Pedersen; quarta piazza per Nils Politt, con Stefan Kung quinto leggermente attardato. A dimostrazione della forza della ‘piccola’ Alpecin – Deceuninck, Gianni Vermeersch ha chiuso al sesto posto.
Ordine d’arrivo 121 Paris-Roubaix
1 VAN DER POEL Mathieu (NED) Alpecin – Deceuninck 5:25:58
2 PHILIPSEN Jasper (BEL) Alpecin – Deceuninck 3:00
3 PEDERSEN Mads (DAN) Lidl – Trek
4 POLITT Nils (GER) UAE Team Emirates
5 KÜNG Stefan (SUI) Groupama – FDJ 3:15
6 VERMEERSCH Gianni (BEL) Alpecin – Deceuninck 3:47
7 PITHIE Laurence (NZL) Groupama – FDJ 3:48
8 VAN DIJKE Tim (NED) Team Visma | Lease a Bike 4:45
9 MEEUS Jordi (BEL) BORA – hansgrohe 4:47
10 WÆRENSKJOLD Søren (NOR) Uno-X Mobility
Media km/h: 47,80