Matteo Ambrosini in trionfo a Capodarco
CAPODARCO DI FERMO (AP) – Grazie a un colpo di mano a 2000 metri dall’arrivo, Matteo Ambrosini (Team Colpack Ballam CSB) ha vinto la 51° edizione dell’internazionale Gran Premio di Capodarco per under 23. Il corridore vicentino di Roana, come detto, ha aperto il gas a 2 km dall’arrivo, riuscendo a guadagnare una manciata di secondi nei confronti del drappello di nove corridori che ha caratterizzato la corsa con un attacco da lontano. Sul podio della prova fermana sono salite anche Filippo D’Aiuto della General Store Essegibi F.lli Curia e il danese Anders Foldager della Biesse Carrera (nella foto Rodella, l’arrivo).
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Ambrosini, al 3° anno nella categoria essendo nato nel 2003, ha iniziato a correre solo da due stagioni. Si tratta di un passista scalatore, pur essendo alto 1,88 m. Diplomato in Meccanica, è un ex pattinatore su ghiaccio.
“Ancora non ci credo”, racconta il vincitore. “Tutti mi dicono che questa corsa mi può cambiare la carriera, ma non me ne sto rendendo conto. Siamo partiti con un attacco che mancavano ancora 130 km all’arrivo. Ero convinto e volevo fare bene per tutti quelli che sempre mi sostengono, la mia famiglia, gli sponsor e la squadra che mi sostiene nel ciclismo e fuori dalle gare. Una dedica speciale però va a Flavio Miozzo”.
Sulla gara: “Sapevo di avere contro avversari decisamente tosti e non volevo arrivare allo sprint. Per questo ai meno 3 ho tentato l’allungo e resistendo al ritorno del gruppo. Sul traguardo è esplosa tutta la mia gioia. Vincere è stupendo e questa affermazione spero mi regali più sicurezza in corsa”.
A parlare anche Antonio Bevilacqua, che oggi ha diretto la squadra dall’ammiraglia.
“Quello di Matteo Ambrosini a Capodarco è un successo che ci voleva e rilancia le nostre ambizioni dopo un periodo di appannamento. Infortuni e altre situazioni ci hanno tolto corridori in forma e qualcosina abbiamo pagato. Ambrosini è andato molto forte e pensare che ultimamente diceva di sentirsi stanco e oggi non era nei piani che corresse qui, ma poi succedono cose impreviste con finali a sorpresa ed alla fine ci godiamo il trionfo. Oggi Matteo ha dato una grande dimostrazione in una corsa che vale tanto dal punto di vista del prestigio e della qualità dei partenti. Per noi, come squadra, si conferma la bella tradizione che ci ha visto alzare le braccia su questo traguardo addirittura con Gianluca Valoti (oggi DS), Mark Padun e Gianfranco Zilioli”.
Media km/h: 41,64
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