Team Fratelli Giorgi straripante nel Trofeo Vittorio Giorgi: tripletta con Mellano, Quaglia e Rosato
ALBANO S. ALESSANDRO (BG) – Tredicesima vittoria stagionale, arrivata nella sentitissima gara di casa e, per di più, monopolizzando sia il podio finale che quello dei gran premi della montagna. La 37esima edizione del Trofeo Vittorio Giorgi alla memoria entrerà negli annali del Team Fratelli Giorgi, con i ragazzi diretti da Leone Malaga autori di quella che si può definire la prestazione perfetta.
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Al termine dei 113 km in programma, a tagliare per primo il traguardo è stato Ludovico Mellano (nella foto Rodella, l’arrivo), al terzo centro stagionale dopo quelli di Prevalle e in Abruzzo: il cuneese classe 2006 ha salutato la compagnia del gruppo tra la prima e la seconda scalata al Colle dei Pasta, guadagnando un margine di vantaggio di circa 1’ e 30” sugli inseguitori; gli ultimi metri si sono quindi trasformati in una passerella per il battistrada, che ha potuto godersi anche l’arrivo in parata dei suoi due compagni di squadra Tommaso Quaglia e Giacomo Rosato, capaci a loro volta di evadere dal gruppo sul secondo dei tre gran premi della montagna.
Che la squadra di casa non volesse lasciare nulla al caso lo si è intuito sin dai primi chilometri, con i ragazzi in maglia Team Giorgi nelle prime posizioni di un gruppo forte di 165 unità: nulla da fare per Angelo Petris (Gottardo Giochi Caneva), Mirco Zevrain (Fiumicello), Matteo Morelli (Feralpi Monteclarense) e per l’attivissimo Alessandro Zanin (Postumia), che a più riprese ha provato a portare via una fuga.
Il plotone si è presentato così compatto all’inizio del circuito finale da ripetere tre volte, con la triplice ascesa al Colle dei Pasta; nella prima tornata il forcing di Martin Herrano, primo al gpm, ha ridotto il gruppo a una trentina di unità, spianando la strada all’attacco di Ludovico Mellano; sulla seconda ascesa se ne sono poi andati prima Tommaso Quaglia, poi Giacomo Rosato, che hanno proseguito di comune accordo fino al traguardo, rendendo indimenticabile la domenica del presidente Carlo Giorgi.
«A memoria non ricordo una prestazione del genere nella gara di casa», conferma il presidente del sodalizio bergamasco. «I ragazzi sono stati meravigliosi: hanno interpretato la corsa come ci eravamo detti, ognuno svolgendo alla perfezione il proprio compito; vederli lavorare da squadra e poi transitare davanti a tutti sul Colle dei Pasta e poi al traguardo è stata un’emozione indescrivibile».
«È una vittoria che vale di più, perché ha un valore affettivo particolare per il nostro presidente», conferma Ludovico Mellano. «Inoltre sono arrivato da solo, cosa che conferma la mia crescita sul passo. È stata la prestazione perfetta? La si può definire così, anche perché il livello al via era alto: su tutti tenevamo d’occhio Michele Bicelli, che però è incappato in una caduta».
«Era una delle gare più importanti della stagione e siamo scesi in strada con la volontà di vincere e di regalare il trofeo di casa al nostro presidente, che è colui che rende possibile tutto questo», conferma Quaglia, arrivato al traguardo con il primo anno Giacomo Rosato. «Abbiamo tenuto la corsa chiusa nelle tornate pianeggianti, poi si è lanciato Mellano e, una volta che il suo vantaggio era rassicurante, ci abbiamo provato sia io che Quaglia», conferma il giovane trevigiano.
Una prova di forza confermata anche dalla classifica degli scalatori, vinta da Ludovico Mellano davanti a Tommaso Quaglia e al colombiano Martin Herreno.
Media km/h: 42,45
- P
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