Mondiali MTB: il titolo del Team Relay va alla Svizzera, azzurri quarti
MONT-SAINTE-ANNE (CANADA) – È cominciata l’edizione 2019 dei Campionati del Mondo MTB, per la terza volta ospitati dal Canada, a Mont-Sainte-Anne. E a fare il primo centro è la favorita Svizzera, che nella prova a staffetta parte in sordina per poi esplodere nel finale grazie al velocissimo Nino Schurter. I rossocrociati conquistano così il primo gradino del podio Team Relay per la terza volta consecutiva, battendo sul tempo USA e Francia, e portandosi a casa la prima medaglia d’oro di questa edizione del mondiale. Quarto posto (come lo scorso anno) per la Nazionale azzurra di Mirko Celestino, con Luca Braidot protagonista di una bellissima rimonta sul finale di gara.
Il via alle 12.30 locali con 20 nazionali ai nastri di partenza: primo giro in sordina per la Svizzera, mentre al comando si piazzano Danimarca, Repubblica Ceca e Stati Uniti, nazioni che hanno puntato per una partenza razzo.
L’Italia chiude il primo giro con Simone Avondetto (che ha sostituito l’indisposto De Cosmo) al decimo posto e con un gap di 39” dalla vetta, complice una sfortunata caduta sul finale: ricevuto il testimone, Andreas Vittone recupera una posizione, ma il distacco con la Danimarca supera i 50”.
Nella terza frazione di gara Celestino schiera Martina Berta, che strappa una settima posizione finale e accorcia le distanze dalla vetta, presa adesso dall’Olanda (+47”). Al termine del quarto giro Eva Lechner mantiene la settima posizione, mentre la Svizzera si sveglia con Jolanda Neff e pedala sempre più veloce.
Quando il testimone passa infine a Luca Braidot la missione sembra impossibile: come previsto, Nino Schurtersorpassa tutti e va a prendersi la maglia iridata, mentre l’azzurro conquista ben quattro posizioni e porta la nazionale azzurra al quarto posto. Storica medaglia d’argento per gli USA grazie all’ultimo frazionista Swenson Keegan, arrivato all’arrivo con 17 secondi di distacco. Bronzo per la Francia, che ringraziano Jordan Sarrou.
IL COMMENTO DEL CT – “Siamo arrivati quarti, esattamente come l’anno scorso: peccato!” commenta il CT Mirko Celestino. Che aggiunge: “Il percorso era molto tecnico e molto difficile, quindi un po’ tutte le nazioni hanno avuto problemi tra cadute e scivolate. Purtroppo Avondetto ha perso subito qualche secondo, sul finale del primo giro. Vittone, partito leggermente indietro, ha trovato qualche tappo e non è riuscito a recuperare. Le ragazze hanno fatto una buona prova, e i miei complimenti a Braidot per averci provato così tanto: dopo aver recuperato quattro posizioni e a soli 17” dal terzo gradino del podio non ce l’ha fatta più e ha mollato. E questo immenso sforzo, questa determinazione, questa voglia di tutti i ragazzi di dare il massimo sono la mia medaglia personale. Sono più che soddisfatto per questo, e spero che il morale rimanga alto perché domani c’è da correre ancora più forte”.