Samuele Porro e Sandra Mairhofer giganteggiano alla Dolomiti Superbike
VILLABASSA (BZ) – Si chiude con la prova di forza del gruppo Marathon del Wilier Vittoria Factory Team la ventinovesima Südtirol Dolomiti Superbike che ha visto transitare vittoriosi sul traguardo Samuele Porro e Fabian Rabensteiner, quest’anno già protagonisti in Coppa del Mondo. In campo femminile, invece, a fare la voce grossa è stata la mattatrice di casa Sandra Mairhofer.
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Ecco le dichiarazioni dei tre protagonisti della 29esima edizione della Südtirol Dolomiti Superbike
Samuele Porro: «Oggi Daniel Geismayr, Fabian Rabensteiner e io abbiamo fatto un ottimo lavoro come team. Daniel ha fatto un grande lavoro di gestione e sul rettilineo d’arrivo Fabian mi ha ceduto la vittoria, dato che anch’io l’ho sostenuto spesso. È davvero bello aver vinto la Südtirol Dolomiti Superbike per la seconda volta dopo la vittoria nel 2018. Sapevamo di dover tenere sotto scacco Leonardo Paez. Abbiamo attaccato nell’ultima discesa, nella quale Paez ha fatto un errore, poi abbiamo dovuto soltanto raggiungere il traguardo».
Fabian Rabensteiner: «Quella di oggi è stata una gara pazzesca. Abbiamo lavorato molto bene come squadra, soprattutto Daniel (Geismayr, N.d.R.) ha lavorato tantissimo per noi da Dobbiaco fino alla salita a Prato Piazza. Sul rettilineo d’arrivo abbiamo rinunciato a fare una volata, sono felice della vittoria di Samuele. Adesso è il momento di ricaricare le pile prima di iniziare a preparare le gare del finale di stagione che assegneranno medaglie importanti».
Sandra Mairhofer: «Vincitrice della Südtirol Dolomiti Superbike 2024”, è fantastico. Sono molto contenta di aver vinto la gara di casa, una gara che mi piace molto. Dove ho fatto la differenza? Sono riuscita a sfilarmi nell’ultima salita e ha mantenere il vantaggio fino al traguardo. Finn dall’inizio di questa stagione le cose stanno andando davvero bene e spero di riuscire a mantenere questa forma. Ora mi concentro sulla Marathon degli Europei di MTB, sebbene il tracciato non favorisce
necessariamente le mie qualità».