Shirin Van Anrooij si regala il titolo mondiale tra le U23
HOOGERHEIDE (NED) – Aveva scelto di partecipare alla prova riservata alle U23 dopo tante riflessioni. Troppo ghiotta l’occasione di vincere il Mondiale (seppur tra le U23) di fronte al proprio pubblico, per di più nel giorno del suo 21° compleanno. E Shirin Van Anrooij ha monetizzato questa decisione dominando la gara di Hoogerheide e tornando sul gradino più alto del podio iridato a distanza di tre anni dall’exploit di Dübendorf.
L’olandese, dopo un primo giro in sordina, ha recuperato la giovane Zoe Backstedt e poi ha impostato un ritmo insostenibile per le sue avversarie. Medaglia di argento per la comunque brava britannica (al suo primo anno in categoria e già argento nel team relay di venerdì). Sorprendente terzo posto per le ceca Krystina Zemanova (classe 2003), che conferma come la prestazione di Besancon non fosse un exploit isolato.
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Giù dal podio la francese Amandine Fouquenet e le due sconfitte della giornata: la lussemburghese Marie Schreiber e la francese Line Burquier, incappate in una giornata no.
«È stato un giorno perfetto, così come me lo ero sognato», conferma Shirin Van Anrooij. «Forse qualcuno credeva che gareggiare tra le U23 rendesse questa gara una passeggiata per me, ma non è stato così: la pressione era davvero tanta. Comunque sono contentissima della mia scelta, anche perché così l’Olanda ha potuto festeggiare sia il podio tutto orange tra le Elite e anche il titolo in questa categoria».
Prestazione in linea con le aspettative per le due azzurre in gara: Asia Zontone, dopo due ottime tornate che l’aveva vista stazionare in decima posizione, ha ceduto nel finale tagliando il traguardo in sedicesima piazza. Prestazione regolare per Carlotta Borello, 26° sulla finish line.