Apoteosi Simone Gualdi: è lui il nuovo campione italiano
PIEVE DEL GRAPPA (TV) – Viene da Cazzano Sant’Andrea, in provincia di Bergamo, il nuovo proprietario della maglia tricolore della categoria juniores. Simone Gualdi si è infatti laureato campione italiano in quel di Pieve del Grappa regolando al termine di una gara fantastica il friulano Andrea Bessega, l’emiliano Enea Sambinello e il ligure Samuele Privitera (l’arrivo, nella foto di Photobicicailotto).
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Una maglia che il portacolori della Scuola Ciclismo Cene ha inseguito per anni e che è arrivata al termine di un lungo inseguimento ai battistrada: prima di potersi giocare il titolo italiano, infatti, Gualdi è stato costretto a riportarsi da solo sui fuggitivi che stavano dominando la scena e che, sin dal primo dei 138 km in programma, hanno animato la manifestazione trevigiana organizzata dalla S.C. F.W.R. Baron.
A portarsi all’attacco già nel terzo degli otto giri in programma, che si sviluppavano tra i comuni di Fonte, Possagno, Castelcucco, Cavaso del Tomba e Pieve del Grappa, sono stati quattro atleti: Lorenzo Finn (del comitato ligure), Sambinello, il varesino Filippo Turconi e Bessega. Per loro un massimo vantaggio di un minuto e mezzo, prima che gli altri pezzi grossi del gruppo si lanciassero al loro inseguimento.
A 40 km dal termine alle spalle dei fuggitivi si è formato un drappello di una decina di unità comprendente: Juan David Sierra, Riccardo Archetti, Etienne Grimod e Gualdi (Lombardia), Stefano Viezzi e Tommaso Cafueri (Friuli Venezia Giulia), Lorenzo De Longhi, Matteo Cettolin e Alessandro Borgo (Veneto), Samuele Privitera (Liguria).
Vano il loro tentativo, che è stato annullato e rilanciato da Marco Martini (Veneto dell’Autozai Petrucci), Mattia Negrente (Veneto dell’Assali Stefen), Mattia Cincinelli (toscano del Team Franco Ballerini), dal solito Privitera (Ligure del Team Giorgi), da Luca Fraticelli (marchigiano del Sidermec Vitali) e da Tommaso Alunni (umbro del Team Fortebraccio), capaci di riportarsi con un grande sforzo sui battistrada, imitati una manciata di chilometri più tardi da Simone Gualdi.
E Gualdi non ha pagato eccessivamente lo sforzo, visto che il bergamasco è stato capace di rispondere anche al successivo attacco di Privitera e di sganciarsi in compagnia dei tre atleti con cui, sul rettilineo di via Roma, si è andato a giocare il titolo italiano.
«Era una maglia che sognavo sin da bambino: da esordiente mi sono sempre piazzato tra i dieci e due anni fa a Chianciano ho chiuso al secondo posto», ricorda il neo campione italiano Simone Gualdi. «Oggi è andato tutto bene, anche se ho rischiato molto, essendo rimasto fuori da tutti i tentativi di fuga che si sono andati a formare. Fortunatamente sono riuscito a rientrare e, nel finale, ho fatto valere il mio spunto veloce. La dedica? Alla famiglia, alla Sc Cene, al mio preparatore atletico, alla mia ragazza e ai miei amici, che mi hanno bersagliato di telefonate subito dopo l’arrivo».
Media km/h: 38,32
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