Tadej Pogacar svetta anche sul Mur de Huy. Quinto Giulio Ciccone
MUR DE HUY (BEL) – primo corridore nella storia a mettere in fila Fiandre, Amstel e Freccia Vallone; decima vittoria in 18 giorni di gare, a cui aggiungere le classifiche generali della Vuelta a Andalucia e della Parigi-Nizza, quarta gara in linea vinta sulle sei a cui ha preso il via, e mai fuori dai primi cinque (peggior risultato, il quarto posto alla Sanremo). Sono questi i numeri dello schiacciasassi Tadej Pogacar, dominatore anche in cima al Mur de Huy. Il portacolori del Team UAE Emirates ha preceduto in quella che è una volata in salita il bravissimo Mattias Skjelmose, 22enne della Trek – Segafredo, e Mikel Landa (Bahrain – Victorious). Tra i piazzati anche Giulio Ciccone, quinto.
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Insomma tutto come previsto. Sia per quanto riguarda l’ordine d’arrivo, sia per quanto riguarda l’andamento della gara. Come spesso succede, la fuga è stata annullata proprio ai piedi del severo giudice finale della competizione. In questa occasione, a tentare la fortuna con maggiore convinzione sono stati Søren Kragh Andersen (Alpecin-Deceuninck), il beniamino di casa Louis Vervaeke (Soudal – Quick Step) e il trevigiano Samuele Battistella (Astana Qazaqstan), scattati sul secondo e penultimo passaggio sul Mur de Huy. Per loro un massimo vantaggio di 50”, ma ai piedi della Cote de Cherave, posta a sette chilometri dal traguardo, il gruppo si è lanciato a caccia delle tre lepri.
L’ultimo ad arrendersi è stato a 1100 metri dal traguardo il belga Vervaeke, riagganciato da Michael Woods e Pogacar, già nelle prime posizioni del gruppo. Il primo ad aprire il gas tra i big è stato Romain Bardet (Team DSM), ma a 300 metri dalla conclusione il cannibale sloveno ha deciso che era ora di spegnere le velleità dei rivali: cambio di passo secco, avversari di nuovo annichiliti e altro successo.
«Vincere piace sempre e regala sempre emozioni», ha detto Tadej Pogacar al termine della corsa. «Oggi ero anche nervoso, ma la squadra ha fatto un lavoro incredibile, tanto che nel finale ho avuto due uomini a mia disposizione e non potevo proprio deluderli».
A confermare la bontà della prestazione di tutto il UAE Team Emirates lo conferma anche l’intervista a caldo del secondo classificato Mattias Skjelmose. «In tante squadre hanno provato ad attaccare, ma i compagni di squadra di Pogacar hanno fatto un c****o di lavoro tutto il giorno. Comunque l’avevo detto già questa mattina: avrei firmato per un secondo posto alle spalle di Pogacar, quindi non posso che essere soddisfatto della mia prestazione».
Ordine d’arrivo 87° La Flèche Wallonne (194 km)
1 POGAČAR Tadej (SLO) UAE Team Emirates in 4:27:53, media 43,52 km/h
2 SKJELMOSE Mattias (DAN) Trek – Segafredo
3 LANDA Mikel (SPA) Bahrain – Victorious
4 WOODS Michael (CAN) Israel – Premier Tech 0:03
5 CICCONE Giulio (ITA) Trek – Segafredo
6 LAFAY Victor (FRA) Cofidis
7 BENOOT Tiesj (BEL) Jumbo-Visma
8 VAN GILS Maxim (BEL) Lotto Dstny
9 BARDET Romain (FRA) Team DSM
10 BARGUIL Warren (FRA) Team Arkéa Samsic
Media km/h: 43,52