William Harding esulta a Carnago
CARNAGO (VA) – A distanza di 17 anni dall’exploit del francese Aurelien Passeron nel 2007, si torna a parlare straniero al Gran Premio Industria, Commercio e Artigianato Carnaghese – Trofeo Pino Introzzi: a imporsi nella gara di caratura nazionale per elite e under 23 organizzata dalla Sc Carnaghese del presidente Adriano Zanzi è stato infatti il gallese William Harding (Zappi Racing Team), che come già avvenuto a Corsanico ha esultato al termine di una prova tutta all’attacco (nella foto di Paolo Radaelli, il vincitore all’arrivo). Alle spalle del 22enne ha chiuso il britannico Tom Martin (Project One UK), l’ultimo ad arrendersi a uno scatenato Harding, e Marco Palomba (General Store) autore di una prova generosa.
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Alla manifestazione varesina, sotto gli occhi del commissario tecnico degli U23 Marino Amadori, hanno preso parte 173 concorrenti in rappresentanza di 33 società. Come tradizione la corsa si è svolta sul Circuito del Seprio, un anello di 17 chilometri con un paio di asperità ripetuto per dieci volte e incattivito quest’anno dalla giornata calda e afosa che ha accompagnato gli atleti.
Nonostante la distanza e la calura, la prima ora di gara è volata via alla media di 43,7 km/h, con i vari tentativi di fuga immediatamente stoppati dal gruppo. Al giro di boa, però, il copione della gara è cambiato. Davanti hanno preso il largo una ventina di atleti: oltre ai già citati Harding, Martin e Palomba, in avanscoperta si sono portati anche Bryan Olivo, Alex Raimondi, Edoardo Cipollini, Davide Donati, Andrea Montoli, Gianluca Cordioli, Tommaso Rigatti, Filippo D’Aiuto, Tommas Tessiore, Zachary Walker, Andrea Piras, Michael Belleri, il vincitore uscente Federico Iacomoni, Thomas Maine, altro portacolori del Project One Uk.
Un gruppo forse troppo numeroso per trovare un accordo, così i britannici William Harding e Tom Martin hanno rotto gli indugi a 50 km dal traguardo. Al loro inseguimento si è portato Marco Palomba, che non è riuscito a ritrovare la scia delle due lepri, anzi, dopo una ventina di chilometri in solitaria sul portacolori della General Store si è riportato Alex Raimondi (Beltrami TSA). Al suono della campana la situazione di gara vedeva quindi due coppie, separate da 1′ e 20″, poi il drappello degli altri 15 fuggitivi con un ritardo di altri 40″ e, alle loro spalle, il vuoto, con la direzione di corsa che si è vista costretta a fermare il gruppo, forte di un’ottantina di unità, che viaggiava con un ritardo di circa otto minuti dalla testa della corsa.
Questa situazione di corsa è durata fino all’ultimo gpm, posto a 4 km dal traguardo: davanti Harding confermava il suo stato di grazia aprendo il gas, costringendo alla resa il comunque bravo Tom Martin e involandosi verso il secondo successo sulle strade italiane. Alle loro spalle sulla coppia formata da Palomba e Raimondi è piombato il drappello degli inseguitori; ciò nonostante, a tagliare il traguardo in terza posizione è stato l’inesauribile Palomba, che ha risposto al tentativo di allungo di Bryan Olivo riuscendo a saltarlo negli ultimi metri e centrando un risultato di prestigio nonché il suo primo podio stagionale.
«Sono davvero soddisfatto di questa doppietta sulle strade italiane», ha affermato il vincitore William Harding. «Rispetto a Corsanico, la gara di oggi è stata persino più impegnativa, così ho cercato di sfruttare la situazione e quando Tom è venuto con me ho capito che avremmo potuto farcela. Seconda affermazione in solitaria? Non so se si possa dire che è un mio marchio di fabbrica, certo non mi ritengo forte negli sprint così cerco sempre di anticipare: vedremo se in futuro ci sarà l’occasione per vincere anche in questo modo».
Media km/h: 41,407
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