Wollongong 2022: Remco Evenepoel sul tetto del mondo. Trentin 5° e Bettiol 8°
WOLLONGONG (AUSTRALIA) – Il belga Remco Evenepoel, 22 anni, aggiunge un’altra perla alla sua strepitosa stagione e alla sua ancora giovane ma già ricca carriera. È lui il nuovo campione del mondo professionisti, titolo conquistato con una cavalcata solitaria finale di 25 chilometri sul percorso di Wollongong 2022. Dieci anni dopo la vittoria di Philippe Gilbert a Valkenburg 2012, il Belgio torna a a festeggiare una vittoria mondiale.
Medaglia d’argento per il francese Christophe Laporte e bronzo per l’australiano Michael Matthews.
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Per l’Italia quinto posto di Matteo Trentin e ottavo Alberto Bettiol. Beffardo finale per Lorenzo Rota che fino a poche centinaia di metri faceva parte di un quartetto inseguitore di Evenepoel che poteva giocarsi le medaglie, ma che poi ha iniziato a studiarsi ed è stato riassorbito dal gruppo.
La prima Italia di Daniele Bennati ad un Mondiale non sfigura al cospetto dei grandi campioni in gara oggi (ad eccezione di un Van der Poel autore di una storia al limite dell’inverosimile). Matteo Trentin, il capitano coraggioso di questo gruppo di ragazzi, coglie un quinto posto che, per come erano andate le cose, stupisce lui prima di tutti. Appena tagliato il traguardo abbraccia Lorenzo Rota, autore anch’egli di una corsa coraggiosa e d’attacco, che ha visto svanire la possibilità della volata per il podio a pochi metri dal traguardo. Lui, Samuele Battistella e Nicola Conci sono gli eroi di giornata della nostra Nazionale, colorando di azzurro i vari gruppi di testa lungo tutte le sei ore di gara. Quando la corsa entra nel vivo, Lorenzo Rota è il più lesto a rispondere a Evenepoel e Lutsenko. Ed è sempore lui che organizza e anima l’inseguimento che riporta Schmid, Eenkhoorn e Jensen sul kazako, a sua volta staccato dal belga. I cinque però, al momento della volata, si guardano troppo e vengono risucchiati dal gruppone lanciato, a poche centinaia di metri dal traguardo.
Concente la delusione per il 27enne bergamasco, che non riesce a rispondere neanche ai complimenti dei compagni, a cominciare da quelli del capitano, il quale, a sua volta, esclama: “Ho fatto quinto, incredibile… non ci posso credere per come si era messa la corsa!”. Poi a freddo, spiega: “È un quinto posto che non mi soddisfa. Avevo le gambe per fare podio. Siamo rimasti imbrigliati in tatticismi di altre squadre che francamente non mi spiego. Resta però la grande impresa di Remco; penso che da anni non si vedeva qualcosa di simile in un mondiale. Sono convinto che se anche la gara avesse preso un’altra piega, il belga si sarebbe inventato qualcosa. Quindi complimenti a lui. Sono veramente contento di come hanno corso i miei compagni, mostrando un’ottima capacità di padroneggiare le diverse situazioni nonostante l’età media molto bassa. Pertanto bravi tutti!”
Davide Ballerini: “Ha vinto il più forte. Noi ce l’abbiamo messa tutta e eravamo in tutte le situazioni. Abbiamo dimostrato di essere una squadra compatta e ci riproveremo”.
Nicola Conci: “Il mio compito era quello di presidiare le azioni da lontano. Sono entrato con Lorenzo nella fuga di Remco, ma non era proprio possibile riuscire a stargli dietro quando è partito. Ho lanciato Lorenzo all’inseguimento e credo che alla fine non abbiamo nulla da rimproverarci”.
Samuele Battistella: “Mi hanno avvertito dai box che dovevo chiudere sul gruppo di testa quando siamo entrati nel circuito e così ho fatto. Dovevo cercare di tenere il più possibile la posizione per permettere ai miei compagni di non affannarsi in inseguimenti. E’ stata una grande fatica, ma sono veramente contento di come ho corso questo mondiale. Però adesso sono esausto.”
Il CT Daniele Bennati prova a stilare un primo bilanco: “È un bilancio sicuramente positivo per l’atteggiamento dimostrato. Purtroppo c’è il rammarico per il poco che abbiamo raccolto in rapporto a quanto seminato. Avevamo la possibilità di vincere due medaglie, con Rota prima e con Trentin poi. L’azione di Lorenzo è scemata per troppo attendismo del gruppo dei fuggitivi; sono situazioni di corsa difficili da interpretare, soprattutto in quei frangenti. C’è rammarico perché il podio era alla nostra portata e la gara l’ha dimostrato. Ci sarà tempo per un’analisi più approfondita. Si può sempre trovare l’errore in una corsa di oltre 260 chilometri: con calma, questa sera, analizzeremo la gara con i ragazzi e potremo avere un quadro più complessivo di questo mondiale.”
ORDINE D’ARRIVO:
1 EVENEPOEL Remco (Belgium) 6:16:08
2 LAPORTE Christophe (France) 2:21
3 MATTHEWS Michael (Australia)
4 VAN AERT Wout (Belgium)
5 TRENTIN Matteo (Italy)
6 KRISTOFF Alexander (Norway)
7 SAGAN Peter (Slovakia)
8 BETTIOL Alberto (Italy)
9 HAYTER Ethan (Great Britain)
10 SKJELMOSE JENSEN Mattias (Denmark)
Media km/h: 42,575