Impresa iridata di Tadej Pogacar
ZURIGO (SVI) – Impresa memorabile di Tadej Pogacar che conquista la maglia iridata. Lo sloveno attacca a 100 chilometri dall’arrivo e arriva tutto solo al traguardo di Zurigo. Medaglia d’argento per l’australiano Ben O’Connor che anticipa il gruppetto inseguitori regolato da Mathieu Van der Poel.
—
17.600 persone seguono BICITV anche su Instagram.
Segui anche tu il nostro profilo e guarda le stories dei nostri clienti!
—
Tutti attendevano Tadej Pogacar oggi e così è stato. Quello che nessuno si sarebbe mai aspettato era di vedere un attacco a 100 chilometri dall’arrivo. Il 2024 dello sloveno diventa, dopo la doppietta Giro-Tour e la vittoria alla Liege, un anno indimenticabile e destinato ad entrare nella leggenda del ciclismo. Esce sconfitto dalla rassegna iridata il campione olimpico Remco Evenepoel che termina quinto.
Delusione per l’Italia. Gli azzurri si sono fatti vedere in fuga con Mattia Cattaneo e nel momento dell’attacco di Pogacar con Andrea Bagioli. Nel momento in cui però si sono mossi tutti i migliori atleti nessun italiano è riuscito a ritagliarsi un ruolo da protagonista. Il migliore al traguardo alla fine è Giulio Ciccone 25esimo.
La corsa. Nella prima fase di gara va in scena il classico copione. Prende il largo una fuga composta da 16 corridori: l’italiano Mattia Cattaneo (Italia), Laurens De Plus (Belgio), Pavel Sivakov (Francia) Nelson Oliveira (Portogallo), Jan Tratnik (Slovenia), Luc Wirtgen (Lussemburgo), Piotr Pekala (Polonia), Stephen Williams (Gran Bretagna), Magnus Cort (Danimarca), Kevin Vermaerke (Stati Uniti), Silvan Dillier (Svizzera), Jay Vine (Australia), Simon Geschke e Florian Lipowitz (Germania), Tobias Foss e Johannes Staune-Mittet (Norvegia). Il gruppo lascia fare e i battistrada arrivano anche a sfiorare i 3 minuti di vantaggio.
A 100 km all’arrivo cambia tutto! Il grande favorito Tadej Pogacar parte tutto solo all’attacco. Unico a star inizialmente a ruota è Andrea Bagioli. L’italiano tuttavia paga il fuorigiri ed è costretto a rialzarsi. Lo sloveno invece tira dritto, raggiunge i fuggitivi e qualche chilometro dopo li stacca tutti. Ultimo a cedere è il francese Pavel Sivakov.
Dietro il gruppo, tirato dalla nazionale belga, non guadagna abbastanza e allora i big iniziano ad attaccare. All’inseguimento di Pogacar si forma un gruppetto con presenti Remco Evenepoel e Mathieu Van der Poel. Purtroppo nessun azzurro riesce a rimanere nel gruppo di testa. La loro rincorsa è però vana e devono accontentarsi della lotta per la medaglia d’argento.
Le parole del nuovo campione del mondo Tadej Pogacar. “Dopo questa stagione mi hanno messo molta pressione addosso, sapevo che era una giornata che non potevo sbagliare. Il ruolo di Jan Tratnik è stato fondamentale nel farmi rientrare sul gruppetto davanti e da li in poi ho pensato solo a non mollare. Mi sono reso conto che dovevo fare qualcosa, perché la gara stava prendendo una piega che non mi piaceva, e alla fine ho fatto la mossa giusta. Dopo il Giro e il Tour potevo concentrarmi solo su un obiettivo, e questo obiettivo era il campionato del mondo”.
Ordine d’arrivo
1 POGAČAR Tadej Slovenia 6:27:30
2 O’CONNOR Ben Australia 0:34
3 VAN DER POEL Mathieu Netherlands 0:58
4 SKUJIŅŠ Toms Latvia 0:58
5 EVENEPOEL Remco Belgium 0:58
6 HIRSCHI Marc Switzerland 0:58
7 HEALY Ben Ireland 1:00
8 MAS Enric Spain 1:01
9 SIMMONS Quinn United States 2:18
10 BARDET Romain France 2:18
(servizio a cura di Davide Pegurri)