Incontenibile Rasmus Iversen, fa cinquina a Badia Agnano
BADIA AGNANO (AR) – Un’altra cavalcata irresistibile, un’altra impresa solitaria e un’altra vittoria firmata Rasmus Byriel Iversen: ma questa volta, il danese in forza alla General Store bottoli, aveva un motivo in più per pedalare con decisione verso il traguardo di Badia Agnano. Nel momento decisivo del 5° Trofeo Learco Guerra, all’uscita dallo sterrato che conduce verso Civitella Val di Chiana, proprio mentre Iversen si trovava al comando della corsa insieme al compagno di squadra Davide Casarotto, quest’ultimo è scivolato a terra ed è stato costretto al ritiro a causa di una sospetta frattura al polso.
Da quel momento, con 33 chilometri ancora da percorrere e, soprattutto, la salita di San Pancrazio ancora da scalare, Iversen con un solo pensiero in testa, ha ingranato la marcia e ha continuato a guadagnare sui diretti inseguitori. Un saggio di potenza nei falsopiani e agilità in salita ma anche di lucidità tattica sino all’ultimo colpo di pedale: è così che il gap del ragazzo diretto dall’ex professionista Giorgio Furlan si è allargato a dismisura, sino a raggiungere i 2’30” tanto che gli avversari hanno capito ben presto che la lotta era buona ormai solo per la seconda posizione.
Braccio al cielo, sorriso sulle labbra e tanta aria nei polmoni a gonfiare il petto: Rasmus Byriel Iversen ha raccolto in questo modo gli applausi di un pubblico, quello di Badia Agnano, dal palato fine, abituato a veder salire sul gradino più alto del podio solo atleti dal pedigree nobile. Gente come Davide Formolo, Gianni Moscon e Alexandr Riabushenko che hanno già dimostrato tutto il proprio valore tra i professionisti. E, ben presto, potrebbe raggiungerlo anche Rasmus Byriel Iversen, al quinto successo personale, il sesto in stagione per la sua formazione, la General Store bottoli apparsa anche quest’oggi brillante e in grande forma.
“Volevo vincere per dedicare la vittoria a Davide Casarotto che purtroppo è caduto in corsa” ha spiegato Iversen dopo il traguardo. “Quando ho visto che ero da solo ho cercato di allungare il più possibile e di resistere in salita per evitare che gli altri venissero a prendermi ma le informazioni che arrivavano dall’ammiraglia mi hanno rassicurato e alla fine ho gestito il vantaggio sin sul traguardo. Sono felicissimo dell’esperienza qui in Italia con la General Store bottoli: la squadra è fantastica, mi sento a casa e riesco ad esprimermi al meglio in bicicletta”.
“Oggi sapevamo che il tracciato era molto esigente per questo abbiamo deciso di scatenare la bagarre da lontano cercando di portare via una fuga” ha spiegato il ds Giorgio Furlan. “Ci siamo riusciti e nel tratto di sterrato la potenza di Iversen ha fatto ulteriormente la differenza. E’ un peccato che Casarotto sia finito a terra perchè avremmo potuto festeggiare una strepitosa doppietta. Oggi Iversen ha dimostrato di saper essere competitivo anche su percorsi esigenti e questo ci da ulteriore entusiasmo in vista del prossimo Giro d’Italia Under 23”.
ORDINE D’ARRIVO:
Iscritti: 193 Partiti: 148 Arrivati: 55
1. Rasmus Byriel Iversen (General Store Bottoli) km 140 in 3h18’45” media 42,264 km/h
2. Jalel Duranti (Petroli Firenze – Hopplà – Maserati) a 1’38”
3. Simone Piccolo (Namedsport Rocket)
4. Cristian Scaroni (Petroli Firenze – Hopplà – Maserati)
5. Samuele Battistella (Zalf Euromobil Désirée Fior)
6. Gianni Pugi (Ciclistica Malmantile)
7. Claudio Longhitano (Gragnano)
8. Aldo Caiati (Zalf Euromobil Désirée Fior)
9. Giuseppe La Terra Pirrè (Gs Mastromarco) a 1’50”
10. Laurent Rigollet (Namedsport Rocket)