ALTO DE L’ANGLIRU (SPAGNA) – Era una sceneggiatura scritta; mancavano solo gli attori in grado di recitarla. Alberto Contador, il Pistolero, l’ha interpretata da grande mattatore. Ha vinto in vetta all’Angliru; sulla salita mito della Spagna e una delle salite monumento del ciclismo. L’ha fatto sospinto da un’intera Nazione e anche da tutti i sinceri amanti di questo sport.

Sull’ultima salita della sua straordinaria carriera di ciclista, il madrileno si inventa l’impresa, dopo averla cercata per tutta questa Vuelta, senza mai riuscirci. Ma forse anche quelle tappe, quegli attacchi non sono stati che momenti preparatori di un finale degno di un film.

Anche la vittoria, storica, di Chris Froome alla Vuelta, in questa giornata di freddo e pioggia passa in second’ordine. Ci sarà tempo, domani, per ricordare che non accadeva dai tempi di Hinault che uno stesso corridore facesse centro al Toure Vuelta nell’anno. Ed allora la corsa spagnola si correva prima del Giro.

Ci ha provato Vincenzo Nibali a guastare i piani al Team Sky, anche oggi, ma una sbandata nella discesa che portava all’Angliru, forse l’unico vero punto in cui attaccare seriamente il britannico, gli ha fatto perdere il ritmo e consigliato di non forzare. Sulla salita finale, poi, dopo un tentativo di forcing da parte di Pellizzotti (che gara la sua…) lo Squalo dello Stretto, sulle pendenze più dure e a lui meno congeniali, è stato costretto a lasciare secondi a Froome. Ma quando ormai la salita era diventata impossibile, a meno 6 km. dalla conclusione, era chiaro che i distacchi, a meno di improvvisi crolli, non sarebbero stati tali da modificare le posizioni in classifica.

Resta, di questa tappa, come una perla, l’impresa di Alberto Contador, che è evaso dal gruppo in compagnia di Pantano ai piedi dell’Angliru. Ha poi rimontato tutti i fuggitivi che erano avanti, trovando anche alcuni compagni di avventura con cui ha diviso la fatica, per empatia e rispetto nei confronti del grande campione. Poi è volato solitario verso il traguardo proprio nel punto in cui la salita diventa leggenda. Ci mancherai Pistolero!

ORDINE D’ARRIVO:

1 Alberto Contador (Spa) Trek-Segafredo 3:31:33
2 Wout Poels (Ned) Team Sky 0:00:17
3 Christopher Froome (GBr) Team Sky
4 Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin 0:00:35
5 Franco Pellizotti (Ita) Bahrain-Merida 0:00:51
6 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida
7 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNl-Jumbo
8 Wilco Kelderman (Ned) Team Sunweb 0:01:11
9 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:25
10 Michael Woods (Can) Cannondale-Drapac 0:01:36
 
CLASSIFICA GENERALE:

1 Christopher Froome (GBr) Team Sky 79:23:37
2 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida 0:02:15
3 Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin 0:02:51
4 Alberto Contador Velasco (Spa) Trek-Segafredo 0:03:11
5 Wilco Kelderman 0:03:15
6 Wout Poels (Ned) Team Sky 0:06:45
7 Michael Woods (Can) Cannondale-Drapac 0:07:56
8 Miguel Angel Lopez (Col) Astana Pro Team 0:08:59
9 Steven Kruijswijk (Ned) Team LottoNL-Jumbo 0:11:04
10 Tejay van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:15:36

(fonte: Federciclismo.it)