Peter Sagan sempre più tra i grandi del ciclismo, vince la Parigi-Roubaix
ROUBAIX (FRANCIA) – Il campione del mondo Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) ha vinto l’edizione 116 della Parigi-Roubaix aggiungendo un’altra classica monumento e un’altra vittoria di grande prestigio nel suo personale palmares che assume sempre più i crismi del campionissimo, al fianco dei grandissimi della storia del ciclismo.
Tre Campionati del Mondo – primo nella storia a vincerli in modo consecutivo (2015, 2016 e 2017), tre Gand-Wevelgem (2013, 2016 e 2018), un Giro delle Fiandre (2016), tappe al Tour de France e alla Vuelta a España ed ora anche una Parigi-Roubaix. Immenso.
Così come immenso è stato il modo in cui oggi ha sbaragliato tutta la concorrenza. Con un attacco da lontano, da lontanissimo, a oltre 50 chilometri dall’arrivo con un’azione tanto poderosa quanto spettacolare che poteva sembrare azzardata, ma che alla fine si è rivelata straordinaria e vincente. Esattamente mancano 54 chiolometri al traguardo quando Sagan aziona il turbo, allunga in progressione dal gruppetto dei favoriti e non si guarda più indietro. Prima raggiunge i tre ultimi superstiti della fuga a nove di giornata (Dilier, Bystrom, Wallays), poi rilancia e se ne va. Il campione svizzero Silvan Dilier (AG2R la Mondiale) stoicamente stringe i denti tiene il passo dello slovacco, in molte occasioni gli concede anche il cambio sugli ultimi tratti in pavé e alla fine va a prendersi un meritatissimo secondo posto.
Insieme entrano nel mitico velodromo di Roubaix, acclamati dalla folla e spremono le ultime energie nello sprint decisivo. Senza storia. Peter Sagan vince nettamente e diventa il secondo corridore a vincere la Parigi-Roubaix con la maglia iridata addosso: prima di lui ci era riuscito solamente Bernard Hinault nel 1981. Secondo Dilier. La terza piazza se l’è andata a prendere l’olandese Niki Terpstra (Quick-Step Floors), una settimana fa primo al Giro delle Fiandre, quarto il vincitore uscente Greg Van Avermaet (BMC Racing), quest’ultimo aveva provato ad attaccare appena prima dell’azione risolutrice di Sagan.
Come sempre tante le cadute e attimi di apprensione per un malore che ha colto in corsa il 23enne corridore belga Michael Goolaerts (Véranda’s Willems-Crelan) che è caduto su un tratto del secondo settore di pavé della corsa pare a causa di un arresto cardiaco.
ORDINE D’ARRIVO:
1 Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe 5:54:06
2 Silvan Dillier (Swi) AG2R La Mondiale
3 Niki Terpstra (Ned) Quick-Step Floors 0:00:57
4 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:01:34
5 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo
6 Sep Vanmarcke (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
7 Nils Politt (Ger) Katusha-Alpecin 0:02:31
8 Taylor Phinney (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
9 Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors
10 Jens Debusschere (Bel) Lotto Soudal
(Servizio a cura di Giorgio Torre)